Caro direttore,
non crede che in questi giorni i giornali abbiano dato troppo spazio al matrimonio faraonico di Jeff Bezos a Venezia? Se io fossi un giovane e non l'anziano che sono mi verrebbe da pensare che solo i soldi possono ottenere successo, celebrità, ricchezza, rispetto, potere, non certo il lavoro da operaio o dipendente pubblico o privato ottenuto dopo tanto impegno e studi.
Oscar De Gaspari
Treviso
La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti
Caro lettore,
rispondo delle nostre scelte giornalistiche, non di quelle di altri. Per quanto ci riguarda non penso proprio che abbiamo dato troppo spazio al matrimonio di Jeff Bezos. Non perché tutti hanno fatto lo stesso, ma perché queste nozze, piaccia o meno, erano diventate e si sono confermate un evento mediatico mondiale. E questo è accaduto non solo perché a sposarsi era uno degli uomini più ricchi del mondo, ma perché il matrimonio avveniva a Venezia. Con tutte le polemiche e i dibattiti, pur surreali e stucchevoli, che questa scelta ha provocato. Poteva perciò Il Gazzettino ignorare queste nozze o un po' snobisticamente relegarle a notizia di secondo piano? Sarebbe stato, ritengo, un grave errore giornalistico. Per giudicare bisogna conoscere, anche e forse soprattutto ciò che non si apprezza. Altrimenti si rischia di essere vittime di pregiudizi. O di incorrere in giudizi affrettati come, mi permetta di sottolinearlo, lei mi pare faccia parlando di Bezos. Chi le ha detto, per esempio, che la fortuna di mr Amazon non sia anche il risultato di studi, impegno e fatica? Bezos non è nato in una ricca famiglia di possidenti. Ha un patrigno di origini cubane ed è riuscito a frequentare una delle migliori università americane, Princeton, grazie ai suoi brillanti risultati scolastici, confermati poi dalla laurea con lode in ingegneria elettronica. Da qui è partito, prima facendo una rapidissima carriera nella finanza, poi si è licenziato per realizzare un suo progetto: ha creato, in un garage, una piccola libreria on line che ha poi progressivamente allargato la sua area di attività per diventare negli anni quel fenomeno globale che è Amazon. Bezos non è solo un signore ricchissimo è anche un uomo che, grazie alle sue intuizioni e alle sue capacità, ha rivoluzionato il commercio globale e il nostro stesso modo di vivere. Può naturalmente far discutere che oggi si accompagni con personaggi dal dubbio gusto e dalle ancora più dubbie qualità come le sorelle Kardashian. Può irritare o suscitare malcelate invidie la sfarzosità delle sue nozze. Certamente il suo straordinario successo non può farci dimenticare le accuse di frode fiscale per cui Amazon è stata indagata anche in Italia. Ma penso che sarebbe bene usare almeno un po' di prudenza prima di puntare il dito contro una persona eleggendola, senza se e senza ma, ad esempio negativo per giovani e meno giovani, fino ad affiancargli l'aggettivo "turpe".