Colpo di scena a corte. La principessa del Galles ha rinunciato all’ultimo momento alla partecipazione al Royal Ascot, uno degli eventi più iconici e attesi della stagione reale britannica. La decisione, arrivata poche ore prima dell’inizio della manifestazione, ha sorpreso i sudditi e acceso nuove preoccupazioni sullo stato di salute di Kate Middleton, attualmente in fase di graduale ritorno alla vita pubblica dopo le cure per il cancro.
Il ritiro
Secondo quanto riferito da fonti vicine alla famiglia reale, «Catherine era delusa di non aver partecipato alla gara con il marito, il re Carlo e la regina Camilla». Il forfait della principessa sarebbe legato alla necessità di continuare a trovare il giusto equilibrio tra la sua convalescenza e il ritorno agli impegni ufficiali, come aveva già lasciato intendere nelle scorse settimane. Dopo mesi di riserbo e di lontananza dalla scena pubblica, Kate Middleton aveva ripreso a comparire gradualmente in pubblico, partecipando a tre importanti eventi: il Trooping the Colour, la cerimonia annuale dell’Ordine della Giarrettiera e una visita al deposito del Victoria and Albert Museum di Londra.
Un’assenza annunciata a sorpresa
Fino all’ultimo, tutto lasciava presagire la presenza di Kate al Royal Ascot. I funzionari dell’evento avevano infatti inserito la principessa nella lista ufficiale delle carrozze, in cui sarebbe salita nella seconda carrozza del corteo reale accanto al principe William. Anche gli spettatori delle corse erano in attesa di vederla, soprattutto dopo che il principe del Galles era stato annunciato come uno dei membri della Royal Family incaricati di consegnare i premi durante la seconda giornata delle corse.
Ma meno di mezz’ora dopo, è arrivata la conferma ufficiale da Kensington Palace: Catherine non sarebbe stata presente. Di lì a poco, Ascot ha pubblicato un elenco rivisto delle carrozze, ufficializzando la sua assenza.
Il videomessaggio
Lo scorso gennaio, Kate Middleton aveva rivelato pubblicamente di essere in remissione da una forma di cancro non meglio specificata. La notizia era arrivata nel corso di una visita al Royal Marsden Hospital di Chelsea, a Londra, dove la principessa era stata precedentemente curata. Le cure, a base di chemioterapia, erano iniziate a fine febbraio dell’anno scorso. Nel videomessaggio diffuso a settembre per annunciare la fine del ciclo terapeutico, la principessa aveva dichiarato: «I nove mesi precedenti sono stati incredibilmente duri per noi come famiglia» e aveva aggiunto con forza: «Fare tutto il possibile per rimanere libera dal cancro è ora il mio obiettivo». Anche il principe William, in un’intervista successiva, aveva sottolineato la difficoltà del periodo, definendo il 2024 come «brutale».
Cos'è la remissione
La remissione è una formula che, per essere precisi, non ha il significato di guarigione. Infatti con tale parola si certifica l'assenza di cellule tumorali visibili negli esami successivi alla chemioterapia. E presuppone comunque controlli periodici, soprattutto dopo una diagnosi come quella della principessa Kate: non precisata nei dettagli, ma sicuramente insidiosa per la sua età, per il tipo di terapie scelte e per il fatto che sia emersa dopo un lungo ricovero e un'operazione addominale durata molte ore alla London Clinic nel gennaio 2024.
Dopo qualche mese, la principessa di Galles era tornata a mostrarsi in pubblico in maniera graduale, dosando con attenzione le apparizioni ufficiali e dichiarando apertamente di aver intrapreso una profonda riflessione sulle proprie priorità esistenziali. Un approccio improntato alla prudenza, ben diverso da quello adottato dal sovrano Carlo III, oggi 76enne, al quale pure era stato diagnosticato un tumore lo scorso anno, sebbene la natura della malattia non sia mai stata resa nota. Nel caso del re, il trattamento intrapreso avrebbe seguito protocolli meno invasivi, tali da permettergli un rientro pressoché immediato alla vita istituzionale. Secondo alcuni analisti della Casa reale, l’obiettivo delle terapie non sarebbe quello di eradicare completamente la patologia, bensì di mantenerla sotto controllo. Da qui, l’interpretazione offerta dal Daily Telegraph, secondo cui il monarca potrebbe «morire non di cancro, ma con il cancro», formula che, tuttavia, è stata travisata da certi tabloid, i quali hanno erroneamente letto in essa un riferimento a una diagnosi «incurabile».