Energia mare, opportunità e sviluppo, il Mediterraneo è la risorsa del futuro

A bordo di Msc Divina al porto di Napoli il dibattito promosso da “Il Mattino”: scenari e prospettive del tesoro del nuovo Sud, con l’intervento del ministro Musumeci. Lo studio The European House Ambrosetti: un valore aggiunto di 15,7 miliardi di euro

mercoledì 3 luglio 2024 di Antonino Pane
Energia mare, opportunità e sviluppo, il Mediterraneo è la risorsa del futuro

Basta piangerci addosso.

Abbiamo tutto per essere i primi della classe. Abbiamo soprattutto il mare.

Ecco, il cambio di paradigma del Sud è qui. Ci crede l’Europa che guarda con sempre maggiore insistenza il Mediterraneo; ci crede il governo se Giorgia Meloni sente il bisogno di ribadire che dobbiamo sfruttare meglio la risorsa mare. E come non sottolineare che per Nello Musumeci, il ministro che Giorgia Meloni ha voluto accanto proprio per governare questo settore, ogni attività che utilizza il mare ha enorme potenzialità di sviluppo.

GLI INVESTIMENTI

Gli indicatori segnano tutti più ma secondo The European House Ambrosetti va messo in luce come lo sviluppo economico del Sud Italia nel quadro euro-mediterraneo passi anche attraverso la crescita della sua attrattività per gli investimenti e gli insediamenti produttivi, che negli ultimi anni stanno registrando una performance positiva. Infatti, nel triennio 2018-2021 la variazione nel numero di addetti delle multinazionali estere in Italia è stata del 32% (contro una media nazionale del 15%, del 14% del Nord e dell’11% del Centro), ovvero circa più 48mila unità, mentre la variazione percentuale del valore aggiunto è stata del 41% (contro una media nazionale del 23%, del 24% del Nord e del 14% del Centro), pari a circa +4,2 miliardi di euro. Vi sono, però, ancora ampi margini di sviluppo rispetto alle altre aree del Paese: se il Sud si allineasse alla media del Centro-Nord in termini di incidenza del valore aggiunto delle multinazionali estere sul totale (9% nel Sud vs 19% nel Centro-Nord) e di incidenza dell’occupazione (5% nel Sud vs 11% nel Centro-Nord), si genererebbero 14 miliardi di euro di valore aggiunto in più e 240mila nuovi posti di lavoro.

Tra i settori su cui puntare per uno sviluppo solido e sostenibile del Sud Italia, ad esempio, The European House Ambrosetti individua proprio l’economia del mare. I numeri sono impressionanti: il comparto mare nel Mezzogiorno conta più di 110mila imprese (48,8% del totale nazionale), più di 332mila occupati (36,4% del totale nazionale) e genera 15,7 miliardi di euro di valore aggiunto (30% del totale nazionale). Inoltre, l’incidenza dell’economia del mare sul totale dell’economia territoriale è più alta rispetto al resto del Paese: nelle regioni meridionali il settore pesa per il 4,7% del totale delle imprese (vs. 3,8% in Italia), per il 4,9% degli occupati (vs. 3,6%) e per il 4,4% del valore aggiunto (vs. 3,3%).

Il settore che, al momento, genera maggiore ricchezza nel Sud è certamente il turismo. Ma ci sono secondo lo studio di The European House Ambrosetti, ampi margini di miglioramento, soprattutto in termini di attrattività internazionale del settore. In termini di provenienza dei turisti stranieri, il Sud, rispetto ad altre aree del Paese, presenta un livello di internazionalizzazione inferiore: solo il 35,8% delle presenze è di origine straniera (contro il 53,5% del Nord e il 48,0% del Centro). A testimonianza degli ampi margini di sviluppo in termini di attrattività turistica, nel confronto con altre aree benchmark euro-mediterranee il Sud registra 0,7 arrivi turistici domestici per abitante – un valore inferiore di 26 volte rispetto alle Egadi e Creta – e 0,4 arrivi stranieri per abitante, ovvero 9 volte in meno rispetto alla Corsica. L’opportunità economica derivante da una maggiore valorizzazione del turismo al Sud è estremamente rilevante: se il Sud Italia si allineasse alla media delle aree mediterranee benchmark - Creta e isole egee, Est della Spagna, Corsica, Provenza - in termini di arrivi turistici stranieri, si potrebbero attrarre 70 milioni di turisti stranieri in più e una spesa turistica aggiuntiva di 67 miliardi di euro.

Nel Libro Bianco si sottolinea che, per sfruttare appieno il potenziale turistico del Sud Italia occorre, in primo luogo, creare una vera e propria industria turistica nel Sud Italia, potenziando l’offerta ricettiva, di infrastrutture e servizi, attraendo nuovi player e capitali sul territorio, favorendo la crescita dimensionale delle imprese turistiche e creando specifici schemi di certificazione.

«Al tempo stesso, si ritiene strategico – sottolinea lo studio Ambrosetti – promuovere l’aggregazione e l’internazionalizzazione del settore, tramite lo sviluppo di investimenti e partnership di player nazionali all’estero, la creazione di percorsi turistici integrati che valorizzino il legame tra territori, società e cultura, e la definizione di strategie di tutela del patrimonio naturalistico congiunte, su scala euro-mediterranea, a fronte degli impatti del cambiamento climatico».

L’APPUNTAMENTO

Sono tutti spunti interessanti che saranno discussi e approfonditi durante il dibattito – promosso da Il Mattino – Mare ed energia, il tesoro del nuovo Sud.

L’appuntamento è per il 4 luglio nel teatro di Msc Divina, ormeggiata al molo Angioino del porto di Napoli: con il direttore Roberto Napoletano e la collega Maria Chiara Aulisio, discuteranno su Un Mare in Movimento il ministro della Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Tirreno Centrale, Andrea Annunziata, il vice presidente Sud Europa della divisione Crociere del Gruppo Msc, Leonardo Massa, il presidente del Gruppo Gallozzi, Agostino Gallozzi, il presidente del Gruppo Lauro.it, Salvatore Lauro. Nel secondo panel, Un Mare da Scoprire, invece, sono previsti gli interventi di Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, Riccardo Villari, presidente della Fondazione Idis Città della Scienza, il rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo, Martina Grimaldi, campionessa delle Fiamme Oro nel nuoto di fondo. Nel terzo panel, Un Mare di Energia, previsti gli interventi di Giuseppe Ricci, direttore generale di Energy Evolution Eni, Davide Tabarelli, commissario acciaierie d’Italia e presidente Nonisma Energia.

Le conclusioni, invece, le trarrà Chiara Marciani, assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli.

Ultimo aggiornamento: 4 luglio, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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